
IL MEDICO risponde
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DOMANDA:

RISPOSTA:

Purtroppo non ho nulla da consigliarle per migliorare la sua visione e non è nemmeno possibile modificare la progressione della cataratta, a meno che, ad esempio, non sia indotta da farmaci e allora in quel caso si interrompe il trattamento. Quindi, accetti il fatto che la cataratta progredirà nel tempo e non sia ansioso per l'intervento! Proprio quello di cataratta è uno dei più riusciti tra tutti i tipi di chirurgia, con quasi 500.000 procedure eseguite ogni anno. Se la sua cataratta progredisce rapidamente, dovrà semplicemente eseguire l'intervento per rimuoverla.
DOMANDA:

RISPOSTA:

DOTT. MICELI:Il tempo giusto per fare un intervento di
cataratta è quando questa causa una diminuzione della vista che interferisce
con le normali attività quotidiane, quindi
parliamo di guida notturna, lettura, scrittura, guardare la TV, ecc. Se lamenta
una visione ridotta ma il suo oculista non è più in grado di farle una
correzione, e quindi un paio di occhiali che migliorino la sua condizione,
allora è il momento di prendere seriamente in considerazione la chirurgia, e da
quanto scrive sembra certamente che per lei sia arrivato il momento.
La chirurgia della cataratta è uno dei più riusciti tra tutti i tipi di interventi chirurgici e consente di ripristinare una buona visione. Per quanto riguarda il suo astigmatismo, anche questo può essere eliminato o quantomeno ridotto durante l'intervento di cataratta. In questo caso però le lenti intraoculari da impiantare dovrebbero essere quelle "toriche", né mono né multifocali. Penso che il suo prossimo esame oculistico dovrebbe essere con un chirurgo della cataratta. In bocca al lupo!!
La chirurgia della cataratta è uno dei più riusciti tra tutti i tipi di interventi chirurgici e consente di ripristinare una buona visione. Per quanto riguarda il suo astigmatismo, anche questo può essere eliminato o quantomeno ridotto durante l'intervento di cataratta. In questo caso però le lenti intraoculari da impiantare dovrebbero essere quelle "toriche", né mono né multifocali. Penso che il suo prossimo esame oculistico dovrebbe essere con un chirurgo della cataratta. In bocca al lupo!!
DOMANDA:

RISPOSTA:

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RISPOSTA:

DOTT. MICELI:Salve. In realtà sono diversi i fattori che possono causare una cataratta congenita. Tra questi di certo anche fattori ereditari. Circa lo 0,03 % (quindi 3 su 10.000) dei neonati ha una qualche forma di cataratta congenita e circa il 20% di questi ha una storia familiare di una cataratta congenita.
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RISPOSTA:

Il dolore non è di solito un sintomo postoperatorio; tuttavia, vi possono essere dei fastidi, solitamente si sente come la presenza di un corpo estraneo nell'occhio, che passa nel giro di 7 giorni. Insomma è possibile tornare alle normali attività quotidiane, ma dipende anche dal tipo di attività. Certo non si possono fare sforzi estremi! Io le consiglierei di fare l'intervento al ritorno dal viaggio.
DOMANDA:

RISPOSTA:

DOTT. MICELI:Eseguire un intervento nell'unico occhio di un paziente monocolo è impegnativo non solo per il paziente ma anche per il chirurgo. Si possono verificare delle complicanze postoperatorie anche se la procedura chirurgica viene eseguita perfettamente e il chirurgo non ha alcun controllo su queste complicanze (ad esempio l'edema maculare cistoideo l’endoftalmite). Quando però le attività quotidiane del paziente sono compromesse dalla bassa acuità visiva a causa della cataratta, non si può fare altro che considerare seriamente l’intervento di asportazione della cataratta insieme al chirurgo oculista di fiducia.
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